XIII: Qui è raccontato come Antigono rimproverò Alessandro perché si faceva suonare una cetra per divertirsi

Un giorno per divertirsi Alessandro stava facendo suonare un musicista, e Antigono (un generale di Alessandro Magno) prese la cetra (lo strumento era una cetra), la fece a pezzi, e la buttò nel fango. Poi disse ad Alessandro queste parole:

«Alla tua età e momento della vita si conviene regnare, mica cetrare!».

E perciò si potrebbe dire: “Il corpo è il regno; una cosa vile è la lussuria, che si può quasi paragonare al suonare una cetra”. Dunque si deve vergognarsi chi deve regnare in virtù ma si diverte in lussuria.
Durante un convivio, il re Poro (quello che combatté contro e poi con Alessandro) fece tagliare le corde della cetra di un cetrista e disse queste parole:
«Meglio tagliare che lasciarsi sedurre: perché si perdono le virtù davanti alla dolcezza del suono».

1 comments:

Michael Farina ha detto...

Questa mi era molto difficile tradurre dall’italiano antico all’italiano moderno.

La novella rivela le tracce delle novità di questo nuovo genere letterario (cioè il genere della “novella”). Comunque... sebbene ci siano delle deficienze stilistiche, questa novella è molto pregna di significato.